Vuoi consigliare gli atleti sull’alimentazione più adatta per loro? Un corso da nutrizionista sportivo è la risposta giusta
Indice degli argomenti
– Corso nutrizionista sportivo: perché seguirne uno
– Corso nutrizionista sportivo: i percorsi online
– Come diventare nutrizionista sportivo: esame di Stato
Come unire la passione per lo sport con quella per la nutrizione? Facendo un corso da nutrizionista sportivo! Ce ne sono diversi da poter intraprendere, e alcuni di essi sono offerti dalle Università Telematiche: scopri i loro vantaggi leggendo l’articolo.
Corso nutrizionista sportivo: perché seguirne uno
Seguire un’alimentazione corretta è sempre consigliabile, tanto più se si è un atleta: lo sforzo per vincere una competizione si compone di molti tasselli, e in questo scenario chi decide di seguire l’iter da nutrizionista sportivo potrà giocare un ruolo cruciale.
Il suo scopo principale, infatti, è contribuire a migliorare la performance dell’atleta tramite una dieta equilibrata e personalizzata. Come? Tramite una visita in cui “lo rivolterà come un calzino”, esaminandone i seguenti aspetti:
- lo sport eseguito
- le abitudini alimentari
- i meccanismi digestivi e metabolici
- le esigenze personali (come l’essere vegetariani)
- i problemi di salute (come il diabete)
In questo modo, il nutrizionista sportivo potrà stabilire gli alimenti con cui l’atleta otterrà il fabbisogno energetico necessario, insieme al giusto apporto d’acqua e di eventuali integratori (ma non può effettuare diagnosi o prescrivere farmaci: questi sono compiti del dietologo). Inoltre, adatterà la sua dieta in base ai periodi che precedono e seguono le gare, così da dare supporto ai muscoli e regolare i livelli di stress a cui, inevitabilmente, sono sottoposti gli sportivi. Per arrivare a esercitare con competenza queste funzioni, l’ideale è frequentare un corso da nutrizionista sportivo, anche online: ne parliamo meglio nel prossimo paragrafo.
Corso nutrizionista sportivo: i percorsi online
A prescindere dal tipo di nutrizionista che si vuole diventare, dalla magistrale in Nutrizione o in Biologia non si può scappare, recita il saggio. E se ti chiedi dove intraprenderne una online, è il tuo giorno fortunato: l’Università Telematica San Raffaele offre le magistrali LM-61 in Nutrizione e in Nutraceutica.
E se dopo la laurea vuoi specializzarti ulteriormente, puoi rivolgerti a un corso da nutrizionista sportivo. In particolare, ti consigliamo questi due percorsi online:
- Master Online in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica Applicata, Fabbisogni Nutrizionali negli Sportivi (Pegaso)
- Corso di Perfezionamento in Nutrizione nel Fitness e nel Recupero Funzionale dell’Atleta (UniCusano)
Tutti i corsi elencati sono accomunati da queste parole chiavi: flessibilità e interattività. Flessibilità perché puoi seguire le lezioni online, dove e quando preferisci, grazie alla piattaforma e-learning offerta da ogni Università Telematica, adeguando così lo studio ai tuoi ritmi e ai tuoi impegni. E interattività perché lo studente apprende le nozioni in maniera dinamica grazie a un mix bilanciato di video, audio, testi e immagini. Un ottimo modo per mantenere la soglia dell’attenzione sempre alta!
Ma se la modalità didattica è capovolta, altri aspetti universitari rimangono uguali; ad esempio, i piani di studio non si differenziano da quelli dei corsi di laurea tradizionali, e inoltre la preparazione raggiunta è coronata da un titolo riconosciuto dal Miur che permette di accedere al mondo lavorativo.
Come diventare nutrizionista sportivo: l’esame di Stato
Un corso da nutrizionista sportivo non completa la preparazione professionale di questa figura, che per esercitare a pieno regime deve superare l’esame di Stato da biologo, per poi iscriversi nella sezione A dell’Albo dei Biologi (riservata ai Biologi senior con una magistrale).
Nello specifico, può accedere all’esame chi possiede una laurea di secondo livello (magistrale o vecchio ordinamento) appartenente a una delle seguenti classi:
- LM-6 (6/S) – Biologia
- LM-7 (7/S) – Biotecnologie agrarie
- LM-8 (8/S) – Biotecnologie industriali
- LM-9 (9/S) – Biotecnologie mediche, veterinarie, e farmaceutiche
- LM-61 (69/S) – Scienze della nutrizione umana
- LM-75 (82/S) – Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio
Se si dispone dei requisiti adatti, allora si può procedere all’iscrizione: basta seguire le direttive del bando emanato dall’università in cui si terrà la prova (il Ministero dell’Università e della Ricerca eroga a sua volta un bando annuale con le direttive generali sull’esame).
Andando al sodo, vediamo che l’esame di stato da Biologo è composto da:
- una prima prova scritta in ambito biofisico, biochimico, biomolecolare, biotecnologico, biomatematico e biostatistico, biomorfologico, clinico biologico, ambientale, microbiologico;
- una seconda prova scritta su igiene, management e legislazione professionale, certificazione e gestione della qualità;
- una prova orale sulle materie delle prove scritte e sulla deontologia professionale;
- una prova pratica sulle valutazioni epidemiologiche e statistiche, sull’utilizzo di strumenti per la gestione e valutazione della qualità, sulla valutazione dei risultati sperimentali ed esempi di finalizzazione di esiti.
Chi affronta con successo tutti i passaggi, potrà finalmente inviare la domanda d’iscrizione al Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Biologi per poi lavorare come nutrizionista.
Ricapitolando: domande frequenti
Come è strutturato l’Esame di Stato per diventare biologo?
Un corso da nutrizionista sportivo non completa la preparazione professionale di questa figura, che per esercitare a pieno regime deve superare l’esame di Stato da biologo, per poi iscriversi nella sezione A dell’Albo dei Biologi.
L’Esame per diventare biologo consiste in:
- una prima prova scritta in ambito biofisico, biochimico, biomolecolare, biotecnologico, biomatematico e biostatistico, biomorfologico, clinico biologico, ambientale, microbiologico;
- una seconda prova scritta su igiene, management e legislazione professionale, certificazione e gestione della qualità;
- una prova orale sulle materie delle prove scritte e sulla deontologia professionale;
- una prova pratica sulle valutazioni epidemiologiche e statistiche, sull’utilizzo di strumenti per la gestione e valutazione della qualità, sulla valutazione dei risultati sperimentali ed esempi di finalizzazione di esiti.